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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo TesiIl disturbo dell'immagine corporea nel paziente ustionato: interventi infermieristici per limitarne l'insorgenza.
Cognome e NomeRinaldini Arianna
Relatore(i)Bianchi Lavinia, Girotti Simona
Anno Accademico2021/22
Tipo tesicompilativa

Riassunto

L'obiettivo di questo Lavoro di Tesi è quello di indagare gli interventi, potenziali ed effettivi, messi in campo dall'infermiere, al fine di prevenire o limitare l'insorgenza del disturbo dell'immagine corporea nel paziente che abbia subito un trauma da ustione. Gli articoli scientifici oggetto di esame sono stati reperiti mediante la banca dati Pubmed, analizzati e tradotti dall'inglese. La ricerca evidenzia che l'attenzione rivolta al corpo come primo oggetto coinvolto nella presentazione di sè stessi al Mondo, schiaccia gli individui sotto il peso dell'"immagine socialmente desiderabile" e contribuisce all'insoddisfazione corporea nei soggetti con aspetto atipico. Si evidenzia, dunque, la necessità dell'infermiere, quale professionista maggiormente a contatto con gli assistiti, di indagare nell'intimità del proprio essere il significato conferito all'evento traumatico ustione, al fine di favorire una presa in carico olistica dell'assistito, che permetta la condivisione di emozioni, rappresentazioni di sè, paure e vulnerabilità e contribuisca effettivamente a rendere più leggero il peso del trauma. In questo panorama, acquista un ruolo fondamentale la pedagogia, intesa come disciplina educativa e di supporto al personale infermieristico; l'educazione ad un corpo nuovo, messa in campo nel dialogo e nell'ascolto attivo circa la sofferenza altrui, può rappresentare una promessa d'aiuto nei confronti del paziente e costituire una risorsa finalizzata al sostegno emozionale dell'assistito, al fine di facilitare la riabilitazione e la ristrutturazione dell'identità di sè e della propria dignità. L'infermiere ha l'obiettivo di creare una rete di supporto che includa e il personale sanitario e le figure di sostegno per il sopravvissuto, entrambi essenziali nel percorso di ripresa e nel costante sviluppo di strategie di coping necessarie per fortificare i processi di resilienza.