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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo TesiUtilizzo di dispositivi emostatici in ambiente extraospedaliero per la gestione di emorragie massive
Cognome e NomeMarino Nicolò
Relatore(i)Orlando Pantaleo, Marasco Rolando
Anno Accademico2021/22
Tipo tesicompilativa

Riassunto

In questo elaborato si sono volute andare ad indagare le caratteristiche dei dispositivi attualmente disponibili sul mercato per la gestione di emorragie massive e delle competenze infermieristiche in ambito extraospedaliero, prendendo però anche in considerazione il percorso del paziente politraumatizzato a livello intraospedaliero. La scelta di trattare questo argomento è stata fatta a fronte del mio personale interesse in materia, dell’esperienza come tirocinante nell’unità operativa del 118 di Modena e a seguito della frequentazione e conseguimento del diploma del corso Stop The Bleed®. L’emorragia rappresenta la prima causa di morte prevenibile nel politrauma. Per avere un impatto positivo sulla prognosi il trattamento tempestivo in caso di emorragia esterna deve iniziare già nella fase pre-ospedaliera; in altre parole si tratta di un evento tempo-dipendente. L’adozione di presidi di rapida applicazione, elevata efficacia e privi di significativi effetti avversi, come il tourniquet, rappresenta la strategia vincente per ridurre le cosiddette “morti evitabili”. L’obbiettivo è quello di dimostrare la funzionalità di dispositivi emostatici di nuova e vecchia generazione che possono capovolgere l’esito di un intervento su un paziente politraumatizzato sanguinante, determinandone la morte o la salvezza. Per farlo ci si è avvalsi della revisione sistematica della letteratura inerente l’uso di dispositivi emostatici nell’ambito del soccorso territoriale. Non è stato possibile raccogliere dati numerici per mancata documentazione in ambito civile, ritrovabile sulle banche dati. Le conclusioni ottenute indicano che il rapido controllo dell’emorragia da parte del first responder, attraverso uno o più dispositivi di rapida applicazione e dimostrata efficacia da anni di utilizzo su scenari militari, è paragonabile alla efficacia di una defibrillazione precoce da parte del by-stander, attuata da anni con netti miglioramenti dell’outcome nell’arresto cardiaco.