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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo TesiEmodinamica Ospedale Civile di Baggiovara:"First Medical Contact to the wire" nei pazienti con STEMI. Analisi dei dati relativi al triennio 2018/2020
Cognome e NomeLo Bello Chiara
Relatore(i)Pantaleo Orlando, Fornaro Giuseppe
Anno Accademico2021/22
Tipo tesiricerca

Riassunto

Le malattie cardiovascolari rappresentano la causa principale di morte e uno dei più importanti problemi di sanità pubblica. L'infarto miocardico acuto (IMA), inteso come la necrosi del tessuto miocardico a seguito di un ridotto apporto di ossigeno per l'occlusione di una coronaria, è una patologia tempo-dipendente, dove quanto più precoce è la riperfusione, il ripristino del normale circolo coronarico, più cuore si riesce a salvare. In questo studio si è voluto descrivere l'epidemiologia dei pazienti che sono stati sottoposti ad una angioplastica primaria (pPCI) presso l'Emodinamica dell'Ospedale Civile di Baggiovara, e analizzarne, elaborarne ed esporne i dati raccolti, in riferimento al triennio 2018-2020, con particolare attenzione al tempo che intercorre dal primo contatto medico, alla diagnosi, fino alla ricanalizzazione del vaso (First medical contact to the wire). Il campione analizzato (721 pazienti), mostra che gli uomini hanno una diagnosi più frequente di STEMI o nSTEMI con indicazione a pPCI rispetto alle donne. Il FMC to the wire < 90 minuti( gold standard secondo le indicazioni dell?European Society of Cardiology (ESC)) è stato rispettato nel 59% dei casi, osservando tempi di latenza tra l'insorgenza del dolore e il primo contatto sanitario, non sempre trascurabili. In merito alla prima fase della pandemia da Covid-19, i dati in nostro possesso indicano che il sistema ha retto bene, mantenendo gli standard di operatività pre-covid, senza nessun ritardo riguardo i tempi di riperfusione coronarica, ma assistendo in alcuni casi, a tempi tra inizio del dolore e primo contatto sanitario, molto distanti dalla media. I risultati ottenuti vanno ad accodarsi alle ormai consolidate evidenze scientifiche, che evidenziano appunto, di come il trattamento riperfusivo nell'infarto miocardico acuto, abbia ridotto la mortalità per tale patologia. Inoltre, mette alla luce l'importanza che riveste l'educazione sanitaria.