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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo TesiLe cure palliative e le direttive anticipate nel paziente anziano: analisi della letteratura e strumenti essenziali per favorire una migliore qualità della vita.
Cognome e NomeIannarelli Concetta
Relatore(i)Mussi Chiara, Peduto Teresa
Anno Accademico2021/22
Tipo tesiricerca

Riassunto

Background: il ricorso ad un percorso di pianificazione anticipata delle cure e/o adempimento alle direttive anticipate del trattamento, garantisce il rispetto delle volontà dei pazienti più anziani che entrano nella fase successiva della loro vita. Lo scopo dell'analisi è stato riassumere le evidenze quantitative e qualitative rispetto al miglioramento della qualità di vita dei pazienti anziani e dei familiari, che aderiscono ad un percorso di cure palliative, durante le fasi terminali di malattia. Metodo: la ricerca ha preso in considerazione studi quantitativi e qualitativi pubblicati dal 2016 al 2022, che includevano familiari e soggetti adulti con età non inferiore ai 60 anni con prognosi di malattia cronica o infausta. Il fenomeno d'interesse è stato quello di valutare i benefici che un percorso di cure palliative può portare ai pazienti e ai familiari che li accompagnano nel percorso di cura. Risultati: Sono stati inclusi nell'analisi 11 studi, di cui due ancora in fase di raccolta dati, che hanno preso in considerazione sia l'esperienza sia l'efficacia di un intervento di cure palliative in 3008 pazienti anziani vivi, 496 pazienti anziani deceduti, 273 familiari e 20 infermieri. Dall'analisi dei risultati è emerso che le cure palliative quando applicate in modo adeguato, garantiscono un miglioramento della qualità di vita in termini di riduzione dell'ansia, della paura e rispetto delle volontà del paziente riguardo le preferenze di cura. Purtroppo, emerge anche una marcata scarsità di studi con il presente focus d'interesse, e che valutino una categoria così fragile della popolazione. Conclusioni: Un percorso di pianificazione condivisa delle cure, può garantire una migliore qualità di vita, maggiore qualità della cura e soddisfazione dell'assistenza. Riduce la paura e l'ansia della famiglia e del paziente rispetto alle discussioni di fine vita e si riducono i costi associati all'assistenza.