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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Il trattamento dell'embolia polmonare acuta tramite AngioJet. Il ruolo dell'infermiere in sala di Emodinamica
Cognome e NomePerla Susanna
Relatore(i)Rossi Rosario, Villani Tommaso
Anno Accademico2020/21
Tipo tesicompilativa

Riassunto

L’embolia polmonare, ad insorgenza improvvisa ed evoluzione variabile, può mettere in pericolo la vita o causare danni permanenti in assenza di un trattamento appropriato. In emergenza-urgenza, dinanzi ad un sospetto, è necessaria una diagnosi tempestiva ed interventi rapidi attuati in ordine di priorità per sostenere o ripristinare le funzioni vitali. Il processo decisionale deve risultare efficace, la qualità della risposta ne condiziona il risultato finale in termini di durata dell’ospedalizzazione, esiti invalidanti e perdita di vite umane. Il Servizio Sanitario Regionale dell'Emilia-Romagna mira al progresso tecnico-scientifico per elevare gli standard assistenziali. Il ruolo e l’attività assistenziale infermieristica è centrale nel percorso diagnostico. L’obiettivo del trattamento dell’embolia polmonare acuta, farmacologico e interventistico, è il ripristino della circolazione nelle arterie polmonari occluse e il miglioramento dello stato emodinamico e sintomatologico. Tutto ciò, avviene in parte, in Sala di Emodinamica, anche grazie a dispositivi altamente tecnologici come il sistema AngioJet per trombectomia meccanica mininvasiva con tecnica percutanea. L’infermiere collabora nel riconoscimento precoce dell’evento acuto, è parte attiva nella preparazione, trattamento e monitoraggio delle condizioni cliniche del paziente dall’ingresso in Pronto Soccorso all’educazione terapeutica post-dimissione. La presa in carico del paziente e della famiglia ci consente di non trascurare l’aspetto relazionale e porre le basi per una relazione terapeutica di qualità e duratura, anche dopo la dimissione, periodo nel quale per l’assistito è decisivo seguire attentamente le raccomandazioni fornite dai professionisti sanitari e gli interventi educativi pianificati in particolar modo dall’équipe infermieristica, al fine di ridurre il rischio di recidive tromboemboliche, migliorare la qualità della vita e riprendere gradualmente ogni attività quotidiana.