Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

Riassunto

I bisogni del fine vita sono tra i più complessi a cui un’equipe sanitaria è chiamata a rispondere. La sedazione palliativa risulta un’opzione sanitaria molto delicata, perché poco diffusa e oggetto di dibattiti. L’obiettivo dello studio è studiare le condizioni cliniche dei pazienti accolti in hospice da gennaio a luglio 2020 e l’uso della sedazione palliativa: indicazioni ed esiti riscontrati nei pazienti. Sono stati indagati aspetti concernenti la gestione del processo di sedazione, dalla tipologia e dai farmaci utilizzati, allo studio dell’ambito psicologico-relazionale correlato all’assistito ed alla sua famiglia. Tramite la revisione delle cartelle cliniche e schede di valutazione apposite, ho raccolto dati clinico-assistenziali di 62 pazienti accolti presso l’hospice di Castelfranco Emilia. Con l’ausilio di un’altra griglia di valutazione, sono state analizzate frequenza e caratteristiche dell’uso della sedazione palliativa. È emerso che nel periodo considerato, 23 pazienti su 62, sono stati sottoposti a sedazione palliativa. Non c'è una netta prevalenza di un genere sull’altro: 12 tra i soggetti sedati erano donne, i rimanenti uomini. L’età media è 69,3 anni. Quasi il totale dei pazienti sottoposti a sedazione palliativa era affetto da patologie neoplastiche (95,7%). I farmaci più usati per l’induzione e il mantenimento della sedazione sono stati midazolam, morfina e buscopan, risultati efficaci per la sedazione stessa e nel contrastare i sintomi refrattari. È possibile affermare ciò, grazie al monitoraggio medico e infermieristico, ma anche grazie alla soddisfazione espressa dai familiari (95,5%). Nel contesto in cui è stata analizzata la sedazione palliativa si è rivelata sicura ed efficace. L’infermiere ha un ruolo fondamentale nell’ambito delle cure palliative e in hospice, essendo presente 24 ore su 24 ed essendo responsabile della gestione e del monitoraggio della sedazione. Anche nel ruolo di educatore sanitario l'infermiere ha avuto successo