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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Un "Salto nel vuoto" L'assistenza infermieristica alla persona dopo tentativo di suicidio e continuità delle cure in ambito territoriale.
Cognome e NomeGaleotafiore Giulia
Relatore(i)Ferrari Silvia, Ferri Emanuela
Anno Accademico2019/20
Tipo tesiricerca

Riassunto

Il suicidio provoca ogni anno circa 800.000 decessi in tutto il mondo. A preoccupare ulteriormente è il dato secondo il quale per ogni suicidio vi sono circa 20 tentati suicidi. Esso è un fenomeno globale, anche se si è rilevato un tasso maggiore nei paesi a basso e medio reddito. I fattori di rischio sono molteplici e tra questi vi sono anche lo stigma che provoca vergogna e senso di esclusione dalla società e i disturbi mentali. Il tentato suicidio rappresenta una delle emergenze che possono verificarsi in ambito psichiatrico e l'operatore che soccorre la vittima può trovarsi di fronte a diversi scenari a seconda delle modalità del gesto autolesivo. Il Pronto Soccorso (PS) è il luogo in cui afferisce l' 80% dei casi, perciò rappresenta il luogo privilegiato per la loro intercettazione. Dopo le prime fasi di soccorso e una prima consulenza psichiatrica si piò valutare necessario il ricovero in ambiente psichiatrico, grazie ad una équipe multiprofessionale, avviene la presa in carico del paziente e l'eventuale allacciamento o raccordo con il Centro di Salute Mentale (CSM), che proseguirà il percorso di cura sul territorio. La continuità delle cure è resa possibile anche grazie ad un infermiere Case Manager, che rappresenta la fonte di informazione e di contatto tra CSM e assistito, ma è anche la persona su cui paziente e famiglia possono fare affidamento. Una buona relazione terapeutica tra infermiere e assistito durante il ricovero e durante l'assistenza territoriale, insieme all'individuazione dei fattori protettivi, sono due strategie di prevenzione. La tesi ha lo scopo di accendere un riflettore sul suicidio come problema socio-sanitario. È indispensabile non sottovalutare i fattori di rischio e i segni che possono far sospettare un comportamento o un’ideazione suicidaria. È importante mettere in atto un programma di prevenzione attraverso strategie globali, ma anche strategie territoriali più specifiche.