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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Valorizzare e coinvolgere i nuclei familiari nei contesti della malattia mentale: il ruolo dell’infermiere
Cognome e NomeButuc Ecaterina
Relatore(i)Bisi Antonella
Anno Accademico2019/20
Tipo tesicompilativa

Riassunto

La salute mentale è una parte essenziale della salute e benessere della persona e la aiuta nella sua realizzazione sociale. Ad oggi, i disturbi mentali, che sono in continuo aumento, costituiscono una delle principali sofferenze e disabilità nel mondo. Quando la malattia mentale colpisce un membro della famiglia, si genera un malessere che interessa non soltanto lui, ma anche chi gli sta intorno: sta male la persona, ma soffre l’intero nucleo familiare. Gli effetti della malattia determinano anche uno squilibrio delle dinamiche familiari: cambiamenti dei ruoli, decisioni difficili da prendere e sfide quotidiane. Viene compromessa non solo la stabilità relazionale ed emotiva, ma anche aspetti economici e sociali. I famigliari possono essere, però, anche una risorsa molto importante nel progetto terapeutico e spesso diventano i caregiver della persona. La malattia, quindi, minaccia anche la famiglia ed essendo esposta ad un alto rischio di burden, deve ricevere l’assistenza necessaria da parte dei professionisti della salute. Il ruolo dell’infermiere in questo ambito è diretto ad offrire sostegno, informare ed educare la famiglia/il caregiver. Il nursing nei disturbi mentali prevede un approccio centrato sulla famiglia, in cui l’infermiere informa i membri della famiglia sui segni e sintomi della malattia, sulla diagnosi, le aspettative e gli interventi necessari volti a risolvere tale patologia. La famiglia viene istruita su come gestire lo stress, scaricare le emozioni negative e come affrontare le situazioni di crisi. Infine, l’infermiere svolge un ruolo di mediatore tra la famiglia e la comunità, portando alla conoscenza dei primi gli interventi socio-assistenziali dedicati, l’esistenza delle associazioni di volontariato e di familiari, la possibilità di usufruire di agevolazioni predisposte dal Servizio Sanitario Nazionale nonché gli interventi esistenti di psicoeducazione, i gruppi di incontro e tutte le risorse di cui il territorio dispone.