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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Emergenze-urgenze psichiatriche presso i Centri di Salute Mentale di Modena durante l’epidemia di Covid-19: uno studio osservazionale retrospettivo 
Cognome e NomeBruno Alessandra
Relatore(i)Di Lorenzo Rosaria, Fiore Gianluca, Falcone Patrizia
Anno Accademico2019/20
Tipo tesiricerca

Riassunto

Introduzione: Lo studio nasce dall’esigenza di rilevare i cambiamenti osservati nelle emergenze-urgenze in ambito psichiatrico a livello territoriale durante il periodo di diffusione del coronavirus, delle relative misure di distanziamento sociale e di come i servizi psichiatrici si siano adoperati per far fronte alla pandemia. Scopo della ricerca: Lo studio ha l’obiettivo di valutare la frequenza e la tipologia degli interventi psichiatrici in emergenza-urgenza presso i Centri di Salute Mentale (CSM) di Modena Est ed Ovest in concomitanza del periodo di diffusione della pandemia da coronavirus, dal 1 Marzo al 31 Agosto del 2020, confrontandoli con gli interventi in emergenza-urgenza nei sei mesi corrispondenti del 2019. Materiali e metodi: Questo studio preliminare, di tipo osservazionale retrospettivo, ha raccolto su database i dati demografici e clinici dei pazienti che hanno effettuato accesso in regime di urgenza-emergenza presso i CSM di Modena nei 6 mesi di osservazione del 2019 e del 2020. I dati sono stati analizzati statisticamente. Risultati: Sono state analizzate 1467 consulenze psichiatriche urgenti, 656 nel 2019 e 811 nel 2020, richieste da 804 pazienti, 424 nel 2919 e 380 nel 2020. Tra i due periodi sono state osservate le seguenti differenze: un incremento delle consulenze urgenti espletate dai CSM, con un aumento del numero medio di consulenze per giorno, un aumento delle consulenze per pazienti già presi in carico presso i servizi territoriali, con una riduzione del numero di consulenze per paziente. Durante il 2020, l’esito della consulenza tende ad un maggiore invio a domicilio del paziente, evitando il ricovero. Conclusioni: I nostri risultati evidenziano che, in corso di pandemia, i pazienti più vulnerabili sul piano clinico e sociale sono quelli che hanno richiesto più attenzione da parte del servizio psichiatrico, che si è dovuto far carico di una aumentata richiesta di attività clinica, svolta in buona parte per via telematica.