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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi La sfida psicologica del COVID-19 per gli infermieri di terapia intensiva.
Cognome e NomeDe Leonardis Arianna Rosa
Relatore(i)Ferri Paola, Stifani Serena
Anno Accademico2019/20
Tipo tesiricerca

Riassunto

Background Nel 2019 il mondo è stato messo a dura prova a causa della malattia SARS-CoV-2 che ha provocato una vera e propria pandemia mettendo forti pressioni al personale sanitario sia a livello fisico che psicologico. Obiettivo L’obiettivo di questo studio è stato quello di indagare negli infermieri di Terapia Intensiva impegnati nell’assistenza ai pazienti COVID-19 quali erano le loro percezioni sul contesto lavorativo e sull’assistenza infermieristica, il loro stato emotivo e psicofisico e le strategie di coping adottate ed eventuali conseguenze del proprio lavoro nelle relazioni sociali. Metodi Sono stati inclusi nello studio tutti gli infermieri di Terapia Intensiva in assistenza diretta a pazienti COVID-19. È stata condotta un’intervista telefonica semi-strutturata composta da 24 domande. È stata effettuata la registrazione delle chiamate mediante supporti informatici. Risultati Nello studio emerge come la pandemia abbia inciso negativamente a livello psicologico sugli infermieri, erano frequenti stati di paura, angoscia, tristezza e incertezza. La maggior parte si sono sentiti spiazzati dalla situazione ma facendo affidamento al Team sono riusciti a superare grandi ostacoli. Tutti gli operatori hanno avuto disturbi del sonno e qualcuno anche disturbi psicofisici. Nessuno ha usufruito del supporto psicologico e in alcuni casi gli operatori si sono sentiti discriminati dalla società a causa della loro professione. Conclusioni I partecipanti hanno sperimentato una vasta gamma di emozioni. Fornire un servizio per la salvaguardia della salute mentale dei professionisti dovrebbe essere parte essenziale delle prestazioni offerte da un’azienda sanitaria durante l’emergenza. Il supporto psicologico dovrebbe essere fornito nelle varie fasi dell’emergenza e dovrebbe essere personalizzato sull'individuo al fine di evitare effetti negativi dello stress anche nel lungo periodo.