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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi L’infermiere di emergenza territoriale e il volontario del soccorso: analisi della loro formazione e collaborazione durante un arresto cardiaco sul territorio modenese
Cognome e NomeMarchese Stefano
Relatore(i)Panzera Nunzio, Guarasci Alessandro
Anno Accademico2018/19
Tipo tesicompilativa

Riassunto

L’infermiere e il soccorritore sono le due figure maggiormente presenti nel sistema di emergenza/urgenza, ognuna delle quali ha un percorso formativo estremamente diverso. L’infermiere del 118 è un professionista sanitario in possesso di una laurea abilitante. Inoltre, i requisiti richiesti per esercitare in questo particolare servizio prevedono un’esperienza clinica importante, oltre ad una formazione avanzata per la gestione e il trattamento dell’emergenza. Il soccorritore (volontario e non volontario) dopo aver frequentato un corso di formazione abilitante ha una qualifica che gli consente di operare nell’ambito delle attribuzioni di “primo soccorso”. Ogni Regione decide come organizzare e svolgere la relativa formazione, rispettando l’Accordo Stato-Regioni del 22 Maggio del 2003 inerente alla formazione del personale che opera nell’emergenza/urgenza. In Emilia-Romagna, il soccorritore viene formato prevalentemente dalla Croce Rossa Italiana e dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare la collaborazione e la sinergia fra l’infermiere e il soccorritore partendo dalla loro formazione. Al fine di esplorare questi aspetti, verrà analizzata la relativa assistenza standardizzata tramite l’ausilio di un caso simulato, dove una persona, affetta da arresto cardiaco, verrà in prima battuta soccorsa, per indisponibilità in quel momento di un mezzo di soccorso con a bordo un sanitario, da un’ambulanza formata da soccorritori e poco dopo, non appena ve ne è la disponibilità, da un’altra con a bordo un infermiere. Nelle conclusioni verranno avanzate delle proposte: per la pratica clinica sarebbe auspicabile prevedere una formazione dei soccorritori uniforme nell’intero territorio Regionale, la quale dovrebbe essere guidata da infermieri che hanno esperienza nell’assistenza extraospedaliera di emergenza.