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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Sviluppo di uno screening precoce per carcioma anale in popolazione a rischio e il suo conseguente impatto sull'assistenza
Cognome e NomePreti Emilio Libero
Relatore(i)Farinetti Alberto, Domenico Alessandro Leo
Anno Accademico2018/19
Tipo tesiricerca

Riassunto

L’obiettivo dello studio sperimentale è quello di sviluppare un metodo di screening precoce efficace per il carcinoma anale, a causa dell’incidenza in aumento e i suoi effetti devastanti, come per esempio: considerevole mortalità, trauma psicologico, impatto sulla qualità della vita a causa dell’alto numero di colonstomie, impatto economico sulla persona e sul sistema sanitario. Il Papilloma virus è comunemente e frequentemente associato a carcinoma anale, specialmente nei pazienti HIV+, a causa non solo della conseguente immunosoppressione (che porta alla proliferazione dell’HPV) ma anche di una sinergia a livello molecolare. La popolazione più a rischio è quella MSM (uomini che fanno sesso con uomini), motivo per cui è stata presa come popolazione principale nello studio sperimentale. I fattori di rischio più influenti sono: sesso anale ricettivo, alto numero di individui HIV+, frequente alto numero di partner sessuali, possibile sesso non protetto, abuso di tabacco, alcol, e droga superiore rispetto al resto della popolazione generale, mancanza di conoscenze e informazione riguardo ai rischi. Con un’incidenza di 1/100.000 nella popolazione generale e 131/100.000 nella popolazione MSM HIV+ il carcinoma anale ha un’incidenza 131 volte superiore. Il 20% dei pazienti morirà nei 5 anni seguenti la diagnosi a causa di identificazione tardiva, e un 30% circa dei sopravvissuti dovrà sottoporsi comunque ad una colonstomia salvavita ( per fallimento locale, danni causati dalla terapia, etc…). Il carcinoma anale ha perciò un’alta incidenza nella popolazione presa in esame, è difficile da diagnosticare precocemente, necessita di diversi trattamenti pesanti per il paziente come chemio-radioterapia, e non ha una sopravvivenza a 5 anni della diagnosi (con o senza colonstomia) accettabile. Tutto questo causa morti, forti traumi psicologici e sociali, scarsa qualità della vita, e ha un impatto economico da meglio approfondire sul sistema sanitario.