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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Il follow-up in età adulta del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività insorto in età infantile/adolescenziale: una revisione sistematica della letteratura degli ultimi 5 anni
Cognome e NomePoppi Chiara
Relatore(i)Di Lorenzo Rosaria, Balducci Jessica
Anno Accademico2018/19
Tipo tesiricerca

Riassunto

L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è una patologia del neuro-sviluppo caratterizzata da livelli invalidanti di disattenzione e/o iperattività-impulsività, con una prevalenza in Italia che oscilla tra 0,4% e 3,6% in età infantile/adolescenziale e tra il 2,5% e il 4% negli adulti. Ad oggi, il decorso clinico in età adulta del disturbo è stato poco studiato. L’obiettivo primario di questo studio consiste nel determinare il decorso e le complicanze cliniche-sociali in età adulta dell’ADHD diagnosticato in età infantile, attraverso una revisione sistematica della letteratura degli ultimi 5 anni, che prenda in considerazione la persistenza della patologia in età adulta, la comparsa di schizofrenia, altre psicosi e disturbo bipolare, uso di sostanze e disadattamento sociale. L’obiettivo secondario, sulla base dei risultati della revisione sistematica, è sviluppare in parallelo pianificazioni assistenziali con relative diagnosi infermieristiche, outcome e interventi. Sono stati inclusi 9 studi prospettici e di follow-up che hanno evidenziato che l’ADHD in età adulta presenta un’alta percentuale di: persistenza (82%), comportamento antisociale, in particolare incriminazioni per reati (32%), e uso di sostanze (58%), con una bassa percentuale di psicosi, schizofrenia e disturbo bipolare. Solo con i dati di 2 studi inclusi è stato possibile eseguire un’analisi quantitativa, che ha mostrato una limitata efficacia preventiva del trattamento farmacologico somministrato durante l’infanzia sulla comparsa di schizofrenia, altre psicosi e disturbi bipolari nell’età adulta. Da questo studio emerge che l’ADHD non può essere una sindrome confinata all’età infantile/adolescenziale per il frequente riscontro in età adulta della persistenza di ADHD e di complicanze cliniche e sociali. Sono necessari nuovi studi per approfondirne il decorso e rispondere ai numerosi bisogni terapeutici e assistenziali dei pazienti con ADHD.