Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
| Titolo Tesi | Correlazione tra disturbo di personalità e abuso di sostanze, l'importanza della terapia motivazionale ad indirizzo cognitivo comportamentale e il ruolo dell'infermiere |
|---|---|
| Cognome e Nome | Caltabiano Christopher |
| Relatore(i) | Bisi Antonella |
| Anno Accademico | 2017/18 |
| Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
Studi clinici dimostrano ampiamente la comorbilità esistente tra i Disturbi di Perso-nalità e la Tossicodipendenza, comorbilità che più di recente viene definita disordini di co-occorrenza o doppia diagnosi. La alta frequenza dei Disturbi di Personalità nei Servizi per le dipendenze, dimostra che anch'essi di frequente si associano a tossico-manie gravi, e non sono curabili solo con l'ausilio di farmaci, infatti considerare en-trambi i disturbi presenti in una doppia diagnosi, aiuta nella progettazione di tratta-menti individualizzati e pertanto, più efficaci. Per questo la terapia motivazionale ad indirizzo cognitivo-comportamentale, a cura degli psicoterapeuti, e la dialettico-comportamentale risultano le terapie più adatte per questo tipo di disturbo, tra le quali la più usata è la Dialectal Behaviour Therapy (DBT). L'intervento su questi pazienti è molto complesso: la presenza contemporanea di due disturbi determina maggior gravità psicopatologica e tendenza alla cronicizzazione delle problematiche di dipen-denza , i pazienti sono più suscettibili di ricadute e la qualità della vita è peggiore. E’ necessaria un equipe preparata, multidisciplinare, nella quale l’infermiere riveste un ruolo fondamentale, poiché nonostante i lunghi tempi assistenziali e le difficoltà di comunicazione e di gestioni di questi pazienti, sviluppate le adeguate competenze, può progettare interventi mirati, di gruppo ed individuali, basati sulla relazione e su un colloquio motivazionale.