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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Il ruolo dell'infermiere durante il servizio di trasporto in emergenza neonatale in Italia 
Cognome e NomeMorselli Eugenia
Relatore(i)Masoni Barbara; Sabbioni Federica
Anno Accademico2017/18
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Si stima che l'1-2% delle emergenze neonatali non siano prevenibili, nonostante gli sforzi delle reti ostetrico-ginecologiche di centralizzare le gravidanze a rischio nei Centri Ospedalieri ad alta intensità di cura, ivi presente la Terapia Intensiva Neonatale(TIN). L'utilità del Servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale(STEN) origina da due mancanze dei Centri Ospedalieri Provinciali: la minor esperienza nel gestire la criticità neonatale, a causa del minor numero di parti assistiti, e la minor disponibilità di cure specialistiche neonatali, non avendo a disposizione una TIN. In caso di emergenza neonatale lo STEN contribuisce al trasferimento del neonato critico, nato in Centri Ospedalieri Provinciali, in una TIN. Il Team STEN è costituito da un Infermiere della TIN ed un Neonatologo, responsabili e cooperanti nella tempestiva assistenza al neonato critico, usufruenti di mezzi e dispositivi all'avanguardia per migliorare la stabilizzazione, il monitoraggio e lo stress del neonato trasportato. Dall'osservazione di differenti Audit clinici di alcune Regioni Italiane è noto un incremento della sopravvivenza neonatale e un miglioramento della qualità di vita nei neonati assistiti e trasportati dall'èquipe STEN: meno di 3 neonati morti in 1000 nati vivi, quindi, in mezzo milione di nascite odierne, 500 neonati vivono anzichè morire. Si può affermare che lo STEN riesca a ridurre i dati statistici della natimortalità, contribuendo alla qualità di vita neonatale.  Lo STEN è implementato da una preparazione consolidata dell’Infermiere, individuato fra operatori che abbiano una documentata esperienza formativa e professionale in TIN. L'infermiere dello STEN ha la responsabilità di monitorare e valutare costantemente i parametri vitali del neonato critico, rilevando segni e sintomi di eventuali alterazioni delle condizioni cliniche e contribuisce qualitativamente alla stabilizzazione neonatale e al trasporto verso la TIN.