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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Uso di cannabis e disturbi psichici associati: analisi retrospettiva delle problematiche cliniche e assistenziali  
Cognome e NomeGiuffredi Sara
Relatore(i)Di Lorenzo Rosaria
Anno Accademico2017/18
Tipo tesicompilativa

Riassunto

L‘uso di cannabis, la sostanza di abuso più diffusa al mondo, è significativamente più alto nelle persone con disturbi psichiatrici che nella popolazione generale. Negli ultimi trent'anni, gli studi hanno evidenziato uno stretto legame con le psicosi schizofreniche, evidenziando che l’uso di cannabis porta all’esacerbazione di sintomi psicotici preesistenti e accelera l’insorgenza di disturbi psicotici. Le teorie sui possibili effetti benefici o dannosi della cannabis sono ancora molto controverse. Anche la legislazione circa l’uso ricreativo di cannabis varia da paese e paese. Lo scopo di questo studio è stato di valutare le problematiche cliniche e assistenziali in un gruppo di pazienti con uso di cannabis associato a disturbi psichici, ricoverati in SPDC di Modena Centro dall’1-1-2010 al 31-12-2015 ed inviati ai servizi territoriali del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Az.USL di Modena. Sono state analizzate le seguenti caratteristiche nel periodo di follow-up dal ricovero a tutt’oggi: periodo di trattamento e drop-out, ricoveri e programmi terapeutici e riabilitativi, bisogni assistenziali infermieristici, complicanze bio-psico-sociali. Il nostro studio ha confermato la maggiore diffusione dell’uso di cannabis nel corso degli ultimi anni soprattutto tra i pazienti maschi. Ha messo in luce la frequente associazione tra uso di cannabis e schizofrenia, evidenziando significative differenze di genere relative alla maggiore gravità e cronicità nel sesso maschile. I nostri pazienti hanno richiesto trattamenti riabilitativi complessi, mostrando una scarsa aderenza terapeutica e frequenti complicanze bio-psico-sociali. Questa comorbilità, poco responsiva ai presidi terapeutici e riabilitativi, rappresenta un notevole carico clinico e assistenziale per i servizi ospedalieri e territoriali e per l’infermiere in particolare, che deve ricoprire varie funzioni, adattandosi ai bisogni cangianti di una patologia complessa.