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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi L'infermiere nel processo di prevenzione delle recidive cardiovascolari post infarto miocardico acuto
Cognome e NomeBursi Giulia
Relatore(i)Giudice Carmela, Fedolfi Alice
Anno Accademico2017/18
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Lo scopo di questa tesi è di presentare, attraverso una revisione della letteratura, gli interventi di prevenzione delle recidive cardiovascolari nel paziente colpito da infarto miocardico acuto.
Le malattie cardiovascolari, in particolare l’infarto miocardico acuto, rappresentano la prima causa di morte nel mondo e presentano un tasso di recidive alto, a causa della mancata aderenza alla terapia ed a stili di vita non corretti.
Per ridurre il rischio di ri-ospedalizzazione, attraverso la check-list pre-dimissione, è importante definire il profilo di rischio del paziente per attivare il percorso più adatto, grazie ad un team multidisciplinare.
Il ruolo infermieristico implica, per il raggiungimento dell’obiettivo, la creazione di una rete di supporto (follow-up, counseling) per continuare il percorso della prevenzione secondaria anche dopo la dimissione ospedaliera, creando un modello di cura personalizzato.
La Cardiologia Riabilitativa, la telemedicina e i Piani Nazionali di Prevenzione rappresentano lo sviluppo di strategie di prevenzione moderne ed efficaci, che affiancano il fulcro di tutta l’assistenza, ovvero, la relazione di cura, in cui l’infermiere accompagna il paziente in questa nuova condizione di salute cercando di raggiungere la migliore qualità di vita.
L’infermiere, attraverso l’educazione terapeutica, mira ad aiutare i pazienti a divenire protagonisti nella cura della propria malattia, tramite l’acquisizione di una serie di competenze, utili a individuare e attuare strategie per il controllo dei fattori di rischio e per la modificazione del proprio stile di vita.
L’infermiere, oltre ad occuparsi del ripristino funzionale fisico, si occupa anche dell’aspetto psicologico dato che quest’ultimo può andare ad influire sul percorso riabilitativo.
Grazie agli ambulatori cardiologici infermieristici, si osserva una miglior presa in carico del paziente mediante la continuità assistenziale (dall’ospedale al territorio).