Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | La Realtà Modenese a Confronto con le Linee Guida Nazionali e Internazionali nella Gestione dello Stroke. |
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Cognome e Nome | Bagnoli Filippo |
Relatore(i) | Giudice Carmela, Chilla Alessandro, Stifani Serena |
Anno Accademico | 2017/18 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
Questa tesi tratta dellassistenza e del trattamento dellictus cerebrale prendendo in esame le ultime evidenze scientifiche ed evidenziando il ruolo dellinfermiere della Stroke Unit nel trattamento di questa patologia. La scelta di questo argomento è stata fatta sia per interesse personale, sia perché lictus cerebrale rappresenta sempre di più un problema rilevante di salute pubblica: infatti è la prima causa di disabilità, la seconda di demenza e la terza di morte nel mondo industrializzato. In Italia, sono circa 200.000 i nuovi casi ogni anno (80% ischemici) e circa 1.000.000 le persone che vivono con esiti invalidanti della malattia. Linfermiere rappresenta uno dei principali professionisti della salute a prendersi carico del paziente con questa patologia la cui cura non è principalmente centrata sulla ricerca del farmaco ma bensì sul percorso riabilitativo e sul mantenimento delle abilità residue al fine di poter ridurre precocemente gli esiti invalidanti della malattia. È emerso che il ricovero dei pazienti con ictus cerebrale in unarea dedicata con un team multiprofessionale, la cosiddetta Stroke Unit, riduce del 18% il rischio relativo di mortalità. Per queste motivazioni il presente elaborato mi ha fatto riflettere su come lassistenza infermieristica sia in continua evoluzione e quanto sia importante la tempestività nel prendersi in carico la carico la persona fin dal primo esordio della patologia.Nellultima parte dellelaborato è stato condotto un confronto tra il protocollo Ictus dellOspedale Civile SantAgostino Estense di Modena, basato sulle linee guida nazionali SPREAD 2016, e le linee guida internazionali AHA/ASA revisionate nel 2018 da cui emerge come laderenza del percorso nella nostra provincia sia alla pari delle indicazioni internazionali.