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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Demenza e Aggressività: analisi di un caso clinico
Cognome e NomeMaini Giulia
Relatore(i)Cottafavi Katiuscia
Anno Accademico2016/17
Tipo tesicompilativa

Riassunto

La demenza è una patologia del sistema nervoso centrale di natura cronica e degenerativa. Oggi questa patologia colpisce almeno 47 milioni di persone, destinate a diventare 76 milioni tra meno di 15 anni. Questo rappresenta una grande sfida per i sistemi sanitari e per le società di tutto il mondo, oltre che un onere per le famiglie e per i caregivers. Circa la metà delle persone affette da demenza, inoltre, sperimenta il comportamento aggressivo: l’aggressività comporta un’ulteriore sfida, causando un più rapido declino cognitivo e un’istituzionalizzazione precoce, e aumentando l’onere e lo stress del caregiver. L’invecchiamento della popolazione e l’incremento dei casi di demenza rendono necessario indirizzare le strategie assistenziali più sulle tecniche non farmacologiche di gestione comportamentale che sui farmaci o sulla contenzione fisica. I trattamenti non farmacologici, infatti, hanno il potenziale di migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei caregivers, modificare il corso della malattia e ridurre i costi.
Per elaborare la tesi, è stata condotta una ricerca bibliografica accurata sui principali motori di ricerca utilizzando le seguenti parole chiave: DEMENZA, ALZHEIMER, ASSISTENZA INFERMIERISTICA, AGGRESSIVITÀ, TERAPIA OCCUPAZIONALE, CONTENZIONE, TERAPIE NON FARMACOLOGICHE, BPSD. Tali concetti sono stati inseriti nei seguenti motori di ricerca: PUBMED, NICE, GOOGLE SCHOLAR, RNAO, COCHRANE.
Dopo l’analisi di diverse fonti e l’applicazione pratica delle varie tecniche non farmacologiche sul caso clinico preso in esame, si può affermare che gli interventi non farmacologici, associati alla terapia farmacologica al bisogno, sono efficaci nel trattare il comportamento aggressivo dei pazienti affetti da demenza e nel migliorare la loro qualità di vita. Bisogna individuare gli interventi più adatti alle caratteristiche della persona e combinarli tra di loro al fine di personalizzare sempre più il trattamento dell’aggressività nella demenza.