Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

Riassunto

Scopo: Il prelievo da catetere venoso periferico è una tecnica largamente utilizzata in alcune Unità Operative (ad esempio in Pronto Soccorso) proprio perché permette di avere più campioni di sangue in tempi ridotti senza dover eseguire continue venipunture; tuttavia a questa tecnica è associata una maggior incidenza di emolisi. L’intento di questa ricerca è di fare un resoconto della letteratura inerente all’argomento pubblicata negli ultimi 10 anni e  far emergere i punti critici di questa tecnica.  A supporto dello studio è stata redatta una procedura il cui scopo è quello di  standardizzare questo procedimento in modo da renderla accessibile al personale infermieristico di tutti i reparti.
Metodo: La ricerca è stata condotta prima consultando libri a interesse infermieristico e successivamente le banche dati MEDLINE, CINAHL e Cochrane database of Systematic Reviews.
Risultati: Sono stati selezionati 7 articoli scientifici di cui 2 erano già revisioni della letteratura, 3 linee guida nazionali e una internazionale, 3 linee guida dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena. Al termine della ricerca si è potuto affermare che l’emolisi dei campioni non era conseguenza solo del presidio utilizzato (o delle sue caratteristiche: materiale, calibro…) ma anche della sede anatomica nel quale veniva inserito, dalla durata dell’azione del laccio, la difficoltà di posizionamento dell’ago, il volume della provetta utilizzata l’abilità del prelevatore… In termine di costi e di preferenze del paziente, la tecnica del prelievo ematico da CVP è da preferirsi.
Conclusioni: Vi è la necessità di condurre altri studi che evidenzino se l’emolisi è legata al catetere oppure a errori del personale infermieristico.