Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
| Titolo Tesi | Studio retrospettivo sull’applicabilità della Terapia Occupazionale ai malati di Alzheimer e ai loro caregivers nel proprio domicilio: analisi dei dati preliminari |
|---|---|
| Cognome e Nome | Salata Chiara |
| Relatore(i) | Amendolara Rocco |
| Anno Accademico | 2016/17 |
| Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
Obiettivo: In questo studio, si è cercato di valutare l’efficacia della Terapia Occupazionale nel domicilio dei malati di Alzheimer, valutando, in particolare, il grado di soddisfazione e di performance degli assistiti (COPM) e il senso di competenza dei caregiver (SQC).
Disegno: Studio di ricerca retrospettivo, nel quale sono stati considerati 27 malati di Alzheimer, in uno stadio iniziale o intermedio, insieme ai rispettivi caregiver; sono state somministrate diverse scale di valutazione prima e dopo l’intervento di Terapia Occupazionale. L’età media dei malati è 80,59 anni, mentre quella dei caregiver è di 57,78 anni. L’intervento consisteva in 10 sessioni di Terapia Occupazionale per la durata di cinque settimane.
Risultati: I dati analizzati hanno mostrato che per quanto riguarda i caregiver, la maggior parte sono femmine (67%) o figli del malato (59%). Mentre i dati analizzati dalle scale di misura hanno mostrato, importanti miglioramenti per la scala SCQ, riferita ai caregiver, (77,19 +/- 13,27 pre) (82,56 +/- 12,57post) t=-3,102 p=0.005. Altra scala ad aver ottenuto dei dati significativi è la COPM, somministrata agli assistiti, la performance (4,56 +/- 1,44 pre) (6,68 +/- 1.59 post) t=-6.597 p=0.000, mentre la soddisfazione (5,08 +/- 1,84 pre) (7,04 +/- 1.71 post) t=-6.180 p=0.000. Le altre scale prese in considerazione non hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi (MMSE, NPI, DAD, GDS, QoL-AD e SF-12 per quanto riguarda il malato). Così come nel caregiver non ci sono stati significativi miglioramenti nella QoL-AD, nella SF-12, nella GHQ, nella CES-D e nello ZARIT.
Conclusioni: I risultati ottenuti suggeriscono l’utilizzo della Terapia Occupazionale in queste situazioni e sono promettenti per una sua implementazione a livello nazionale. È necessario approfondire lo studio valutandone l’efficacia durante follow-up successivi.