Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | Paziente con malformazione di Chari I (CM1): il ruolo dell'infermiere dalla gestione infermieristica all'educazione terapeutica |
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Cognome e Nome | Barbieri Alessandro |
Relatore(i) | Minozzi Cinzia |
Anno Accademico | 2016/17 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
La sindrome di Arnold-Chiari è una condizione caratterizzata da un difetto anatomico della base del cranio e nella quale il cervelletto e il tronco encefalico erniano attraverso il forame magno dentro il canale spinale. Linsorgenza dei sintomi avviene di solito nella seconda decade di vita (25 anni circa) per il tipo 1 e fin dalla nascita per il tipo 2. I sintomi di tale patologia possono variare, con fasi di peggioramento e di remissione, dipendenti, anche, dagli sforzi effettuati. La diagnosi viene effettuata attraverso tecniche di neuroimmagine. La terapia più efficace per i pazienti affetti da tale malformazione è la decompressione chirurgica del forame magno; esistono comunque terapie non chirurgiche, di tipo farmacologico e non farmacologico, per alleviare il dolore neuropatico. È importante determinare le necessità dei pazienti in termini di assistenza sanitaria, relazionale, educativa ed informativa: linfermiere ha un ruolo primario nel garantire tale assistenza, personalizzandola per ogni paziente. Egli deve essere in grado di riconoscere tutti i bisogni del paziente, non solo clinici, ma anche socio-economici e spirituali, e di stabilirne le giuste priorità per poi creare una serie di interventi idonei. Essenziale è la sua presenza durante lintero iter diagnostico e terapeutico, nellunità operativa, in sala operatoria e al domicilio del paziente.
Dal momento che la malformazione di Chiari si manifesta maggiormente in età pediatrica, è di fondamentale importanza eseguire una corretta educazione terapeutica, oltre che al paziente stesso, se è in grado di apprendere, anche ai suoi genitori, i quali devono essere adeguatamente istruiti a monitorare le eventuali modifiche che possono influenzare lo stato di salute del loro bambino e ad affrontare lospedalizzazione in modo sereno.