Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | L'arteterapia alla persona affetta da schizofrenia: analisi di un caso clinico |
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Cognome e Nome | Malizia Francesca |
Relatore(i) | Cottafavi Katiuscia |
Anno Accademico | 2015/16 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
La schizofrenia è fra le patologie psichiatriche croniche più invalidanti, caratterizzata da sintomi positivi quali deliri, allucinazioni e negativi come appiattimento dellaffettività e abulia, provoca gravi deficit cognitivi, sociali ed occupazionali.
Sebbene la farmacoterapia intervenga efficacemente sulla prima categoria di manifestazioni cliniche, si incontra maggior resistenza nel trattamento della seconda: i sintomi appartenenti ad essa causano altrettanta sofferenza e, per questo, è stata necessaria la ricerca di interventi non farmacologici che potessero coadiuvare lazione farmacologica.
Larteterapia fa parte di trattamenti complementari e rappresenta luso terapeutico dellespressione artistica. Utilizzando le varie manifestazioni creative (arti figurative, musica, danza, teatro, scrittura e poesia) lindividuo può manifestare liberamente ed autenticamente pensieri, emozioni e vissuti allo scopo di analizzarli, conoscersi meglio e giungere a maggiore consapevolezza di sé.
Lelaborato ha lobiettivo di supportare lefficacia dellarteterapia sullassistito preso in carico e dei benefici che questa ha avuto sul suo stato di salute: maggior compliance alla terapia farmacologica, comportamento di cessazione dellabuso di alcool e sostanze, miglioramento delle strategie di coping.
Presupposti per la riuscita del presente lavoro sono stati una ricerca bibliografica nonché lesperienza maturata sul campo. Diversi articoli riportano studi che sostengono lutilizzo dellarte nei setting assistenziali e la sua diffusione come trattamento complementare altrettanto efficace.
Configurandosi come esperienza di crescita, larteterapia si dimostra un valido supporto nello sviluppo e rinforzo delle funzioni psico-fisiche, sociali e relazionali determinando un miglior standard qualitativo di vita.
Assume così un ruolo centrale linfermiere in qualità di pianificatore e facilitatore durante il percorso riabilitativo.