Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | Dal "Cure" al "Care": importanza ed efficacia della relazione d'aiuto tra infermiere e persona assistita. Pianificazione assistenziale con tassonomie NANDA-I, NOC E NIC. |
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Cognome e Nome | Bernabei Carola |
Relatore(i) | Bigliardi Maria Cristina |
Anno Accademico | 2015/16 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
La relazione daiuto tra infermiere e persona assistita garantisce unassistenza infermieristica personalizzata, che porta a una maggior soddisfazione e a migliori esiti di cura. Linstaurarsi di una relazione daiuto è fondamentale nel percorso di nursing, sia per linfermiere che fornisce le cure, sia per lutente che le riceve.
Chi cura spesso lo fa in modo oggettivo, con una prospettiva esterna, con il rischio di identificare l'assistito attraverso la malattia. Chi si prende cura invece accoglie, partecipa e coinvolge la persona nel percorso assistenziale tenendo conto della persona nella sua globalità. Il care implica capacità di ascolto e affettività: non si considera solo la malattia in quanto tale ma si considera la persona con la malattia. Si evince, da ciò, la differenza sostanziale tra il cure e il care.
In questo elaborato si vuole evidenziare come il passaggio dal cure al care cambi significativamente la visione tradizionale del malato sostituendo il termine paziente con quello di persona assistita.
Inoltre vengono presentati e comparati due casi clinici, sviluppati in due contesti assistenziali differenti, uno in ambito pediatrico e uno in medicina, per i quali sono stati individuati alcuni interventi infermieristici che riconducono alle dimensioni dell'empatia, dell'ascolto, delle strategie comunicative e alle abilità di counseling.
La prospettiva del malato, incide significativamente sul suo percorso di adattamento alla condizione di malattia, acuta o cronica che sia ed è attraverso la relazione d'aiuto che l'infermiere può fare la differenza all'interno di questo percorso.
La relazione d'aiuto diventa un imperativo etico che sta alla base dell'human caring e inoltre avvalora il legame tra infermiere e persona assistita tenendo conto anche della loro dimensione di esseri umani, promuovendo in entrambi una crescita personale e per l'infermiere anche professionale.