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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Autolesionismo: assistenza e gesione del paziente a rischio. Analisi di un caso clinico.
Cognome e NomeRighi Lucia
Relatore(i)Cottafavi Katiuscia
Anno Accademico2014/15
Tipo tesicompilativa

Riassunto

"La violenza esercitata su di noi da altri è spesso meno dolorosa di quella che ci infliggiamo da soli" (cit. Francois De La Rochefoucauld).
L'autolesionismo è una realtà presente fin dai tempi più remoti, spesso ignorata, confusa con altre patologie, una realtà che oggi va quindi affrontata in tutte le sue sfaccettature, dai rischi ai bisogni assistenziali di cui essa necessita. Questo fenomeno, in notevole aumento soprattutto tra gli adolescenti, è molto destabilizzante e coinvolge, oltre alla sfera fisica, anche quella psicologica, andando a ridurre in modo drastico la qualità della vita e la persona è in bilico tra l'ideazione suicidaria e l'agito vero.

Tramite un'accurata revisione della letteratura è apparso evidente che molti infermieri richiedono maggiori informazioni e più formazione circa l'autolesionismo.
In molti manuali diagnostici, l'autolesionismo è spesso elencato come un sintomo di disturbo borderline di personalità, ma questo non significa che tutti coloro che auto-nuocciono alla loro salute debbano attrarre questa diagnosi. Le ragioni che spingono l'individuo ad autolesionarsi sono molte e varie e non possono essere correlate a condizioni di salute mentale (Hawton et al 2006).
Nella mia elaborazione presento un caso clinico che ho seguito presso l'ospedale di Villa Igea con relativa pianificazione con Tassonomia NANDA-I, NOC e NIC.