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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Qualità del sonno nei bambini ospedalizzati in età scolare affetti da patologia oncologica: studio qualitativo nell'unità operativa di Onco-Ematologia Pediatrica di Modena.
Cognome e NomeNeviani Alessia
Relatore(i)Bigliardi Maria Cristina
Anno Accademico2014/15
Tipo tesiricerca

Riassunto

I disturbi del sonno sono comunemente frequenti nei bambini oncologici ospedalizzati in età scolare, ma una carente qualità del sonno ha elevate ripercussioni sulla qualità della vita di questi individui. E', perciò, importante che un infermiere comprenda le conseguenze e i rischi che può comportare un riposo inappropriato, ma soprattutto che sappia agire di fronte a un paziente con questo tipo di problema, sia dal punto di vista pratico che relazionale.

Obiettivo: Analizzare come l'ospedalizzazione possa costituire il fulcro di un modello di sonno alterato, ponendo l'attenzione fra qualità del sonno al proprio domicilio e durante il ricovero.
Materiali e metodi: Lo Sleep Disturbance Scale for Children, un questionario validato, è stato somministrato a 12 bambini con patologia oncoematologica, sottoposti a chemioterapia, ricoverati per un minimo di tre notti presso l'UO di Onco-Ematologia Pediatrica del Policlinio di Modena.
Risultati: La partecipazione è stata unanime; età media del campione di studio 10.4 anni. Dai dati emersi si evince che l'ospedalizzazione determina un ritardo nell'addormentamento e una qualità del sonno nettamente diminuita. I dati raccolti, inoltre, evidenziano la presenza di incubi e sonnolenza diurna: ciò può essere imputato dalla variazione della normale routine giornaliera del bambino e dai frequenti risvegli notturni. L'ospedalizzazione, quindi, determina un cambiamento nelle caratteristiche del sonno, influendo negativamente sulla qualità della vita, sulla crescita fisiologica e sul processo di guarigione.
Conclusioni: L'infermiere si rivela una figura importante perchè può intervenire affinché il ritmo sonno-veglia dei piccoli pazienti sia costante e regolare e può fornire il supporto necessario alla famiglia, ma gli interventi da mettere in atto e da perfezionare sono ancora tanti. Occorre, perciò impegnarsi partendo da un cambiamento nel modello organizzativo, per poter garantire a questi bambini una qualità della vita miglio