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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Labioschisi e Palatoschisi: presa in carico della famiglia dalla diagnosi prenatale alla completa guarigione del bambino. Presentazione di un opuscolo informativo.
Cognome e NomeRizzo Martina
Relatore(i)Patrizia Nicolini
Anno Accademico2014/15
Tipo tesicompilativa

Riassunto

La Cheilognatopalatoschisi, o più comunemente Labiopalatoschisi è una malformazione congenita caratterizzata dalla presenza di una schisi, cioè di una fessura che si realizza per una mancata fusione di strutture simmetriche della faccia durante la vita intrauterina.
Quando, ai genitori, viene comunicata la notizia che il bambino nascerà con una malformazione al volto, nello specifico una Labiopalatoschisi o una Labioschisi, la prima sensazione che provano è quella di ansia e paura.
Il percorso che i genitori di un bimbo con tale malformazione devono intraprendere, è lungo e tortuoso e necessita di amore, unione, costanza e pazienza. Una corretta informazione iniziale può essere di conforto e serve a dare la consapevolezza che il piccolo sarà seguito e curato nella maniera giusta. È fondamentale, inoltre, che il bambino cresca in un ambiente sereno e rilassato.
II compito dell’infermiere è di fornire un sostegno ed un supporto psicologico ai genitori che devono affrontare i problemi legati a tale malformazione: spesso è presente un sentimento di angoscia e di preoccupazione per il futuro del figlio, per le possibilità di ricostruzione estetica e funzionale e per come presentare la malformazione a familiari e conoscenti (impatto sociale). L’allattamento è una delle questioni più delicate, che preoccupa maggiormente i genitori: questi vanno accompagnati, insegnando loro le strategie più idonee, più facili da applicare, per risolvere al meglio le varie problematiche e promuovere il benessere del proprio figlio.
Credo, pertanto, che un opuscolo educativo, possa essere utile ai genitori per fornire loro chiarimenti e per ridurre ansie e paure.
La scelta di questo argomento è guidata da un interesse personale per la malformazione, e forse, dalla paura di poter provare, un giorno, gli stessi stati d’animo di quei genitori.