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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Aggressioni fisiche e verbali agli infermieri di Pronto Soccorso: indagine qualitativa presso il Pronto Soccorso di Mirandola
Cognome e NomeVincenzi Sara
Relatore(i)Minozzi Cinzia
Anno Accademico2014/15
Tipo tesiricerca

Riassunto

Nel presente lavoro di tesi mi sono posta l’obiettivo di andare ad indagare cosa significasse per un infermiere di Pronto Soccorso subire una violenza fisica e/o verbale da parte di un paziente o di un accompagnatore durante il turno lavorativo, inoltre ho indagato quali sono, secondo l’esperienza degli intervistati, le cause che scatenano questo evento e quali potrebbero essere le possibili soluzioni per ridurne l’incidenza. Per poter studiare questo fenomeno in modo approfondito è stata eseguita una ricerca qualitativa di tipo fenomenologico avvalendosi dell’intervista semi-strutturata, la quale mi ha permesso di analizzare e descrivere le esperienze degli infermieri tramite le loro stesse parole. Lo studio è stato eseguito presso il Pronto Soccorso di Mirandola, una piccola realtà ospedaliera che però, allo stesso tempo, copre un’area molto vasta di territorio modenese. Da questa ricerca è stato possibile ricavare svariati temi che sono poi risultati per la maggior parte conformi con quelli presenti nella letteratura internazionale analizzata. Dalle interviste è emerso che la sensazione che l’evento violento scatena nell’infermiere è molto spesso quello di frustrazione e senso di impotenza. Le cause principali che portano pazienti o parenti a diventare violenti nei loro confronti, sono le lunghe attese in sala d’aspetto e lo stato alterato da alcool o droghe, ma anche la scarsa o la cattiva comunicazione degli infermieri. Le soluzioni adottabili per ridurre il rischio violenza ricavate dalle interviste comprendono una formazione specifica sulla relazione per gli operatori ed un’educazione sanitaria a pazienti e parenti che accedono alle strutture di Pronto Soccorso. Nelle interviste si è trattato anche di vigilanza, aumento del personale ed aiuto psicologico. Con una collaborazione tra Direzione Aziendale e lavoratori potrebbe essere possibile diminuire l’incidenza delle violenze in PS?