Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

Riassunto

Obiettivo: Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’associazione tra lavoro a turni notturno e la prevalenza di alcuni disturbi e condizioni lavorative tra infermieri. Materiali e Metodi: La ricerca ha incluso 278 soggetti (213 che svolgevano i turni notturni e 65 che lavoravano soltanto durante il giorno). I dati sono stati raccolti attraverso un’indagine basata su una versione riadattata del questionario “Standard Shiftwork Index”. Sono stati analizzati la frequenza assoluta, la media e l’indice di dispersione, espresso come deviazione standard, di ciascuno dei disturbi e delle condizioni lavorative prese in esame. Risultati: Tra i due gruppi, non sono emerse differenze sostanziali in termini di fatica cronica, disturbi digestivi e cardiocircolatori, sebbene queste problematiche sembrino essere più accentuate tra gli infermieri che lavoravano durante la notte. In generale, abbiamo osservato alcuni aumenti statisticamente significativi per quanto riguarda la prevalenza di casi di bassa soddisfazione professionale, di scarsa qualità del sonno e di disturbi psichici minori tra gli infermieri che svolgevano il turno notturno, rispetto a quelli con turno diurno. Infine vi è da aggiungere che il gruppo degli infermieri con turno notturno era costituito da soggetti mediamente più giovani, con un’esperienza lavorativa più breve e da una frequenza più elevata di soggetti nubili/celibi rispetto al gruppo dei diurnisti. Conclusioni: Nonostante fossero anagraficamente più giovani rispetto ai diurnisti, si è rilevata una frequenza maggiore di disturbi tra gli infermieri svolgenti il turno notturno. Vi è la necessità di ulteriori studi osservazionali a lungo termine sulla tematica del lavoro a turni all’interno delle popolazioni di infermieri.