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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Assistenza Primaria, See and Treat e Fast Track: per dare risposte appropriate ai bisogni di salute e migliorare la qualità percepita in Pronto Soccorso
Cognome e NomeAracena Parra Hori Dison
Relatore(i)Gelati Luca
Anno Accademico2014/15
Tipo tesicompilativa

Riassunto

In questa tesi viene messo in evidenza il fatto che il fenomeno del sovraffollamento in Pronto soccorso ha messo in luce lo scarso coordinamento che c'è tra ospedale e territorio e l'inadeguata presenza dell'Assistenza Primaria nel garantire la presa in carico della persona e la continuità assistenziale. A fronte di questo problema, ho analizzato due soluzioni necessarie: 1. l'avvio del processo di riordino dell'Assistenza Primaria e dell'integrazione tra quest'ultima e il sistema di Emergenza-Urgenza, per garantire la continuità assistenziale e superare la frammentarietà degli interventi. 2. L'attivazione di percorsi di presa in carico infermieristica da triage (See and Treat e Fast Track), per affrontare direttamente il fenomeno del sovraffollamento all'interno dei PS. Il See and Treat e il Fast Track permettono di separare i percorsi dei pazienti con bisogni di salute urgenti (a cui viene assegnato il codice Giallo o Rosso) da quelli dei pazienti affetti da
patologie non urgenti (a cui viene assegnato il codice Verde o Bianco), in modo da permettere al medico di occuparsi prevalentemente dei pazienti con patologie maggiori, e migliorare così la qualità delle prestazioni medico-infermieristiche. I dati sugli accessi in pronto soccorso del 2014 mostrano che il fenomeno del sovraffollamento è ancora diffuso a livello nazionale; ciò significa che il processo di riordino e di integrazione richiede tempi lunghi, nonostante sia stato avviato già da qualche anno. Per cui, è necessario contrastare l'iperaffollamento tramite i percorsi di presa in carico da triage, in attesa che questo
processo abbia un impatto cospicuo e duraturo su tale fenomeno. Il Sistema sanitario, quindi, deve puntare al superamento della frammentarietà degli interventi e della visione “ospedalocentrica”delle cure, e ad una collaborazione medico-infemiere sempre maggiore, per garantire una presa in carico globale della persona.