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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Obiezione di coscienza nelle attività di cura: la situazione in Italia e nella realtà europea
Cognome e NomePederzini Karine
Relatore(i)Seccafieno Elisabetta, Mantovani Matilde
Anno Accademico2013/14
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Questa tesi intende esplorare la situazione attuale riguardante l’obiezione di coscienza nelle attività di cura in Italia e in Europa. 
A conclusione dello studio svolto si evince che la coscienza individuale e la Legge non sempre vanno di pari passo e si conciliano; può accadere che la coscienza consideri una legge ingiusta e immorale, in quanto richiede una prestazione contraria alle convinzioni morali. Per questo alcune leggi prevedono la possibilità dell’obiezione di coscienza. Per quanto riguarda la professione infermieristica, i casi in cui l’obiezione di coscienza è contemplata e regolamentata dalla nostra attuale normativa sono la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e quella sulla procreazione medicalmente assistita. 
L’articolo sull’obiezione di coscienza all’interno dei codici deontologici dell’infermiere in Italia ha subito delle modifiche con il trascorrere degli anni. Si è visto che nel codice del 1960 non vi è alcun accenno di tale tema, mentre con il codice attuale del 2009 viene addirittura introdotto il concetto di “clausola di coscienza”. 
Il vaglio del documento “Obiezione di coscienza e bioetica” pubblicato dal Comitato Nazionale di Bioetica ha evidenziato come al suo interno siano presenti differenti correnti di pensiero, le quali hanno pareri contrastanti in merito alla questione dell’obiezione di coscienza in sanità. 
A livello europeo, con la Risoluzione 1763 “Il diritto all’obiezione di coscienza nell’ambito delle cure mediche legali”, approvata dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nell’ottobre 2010, viene riconosciuto il diritto degli operatori sanitari all’obiezione di coscienza. Inoltre si è visto che l’istituto dell’obiezione di coscienza per l’interruzione volontaria di gravidanza è riconosciuto nella maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea, ad eccezione di Finlandia e Svezia.