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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Studio retrospettivo dei fattori clinici e assistenziali correlati ai ricoveri di pazienti adolescenti in un reparto psichiatrico per acuti nell'arco di 5 anni
Cognome e NomeCimino Nina Jeanne
Relatore(i)Di Lorenzo Rosaria, Neviani Vittoria, Di Pietro Elena
Anno Accademico2013/14
Tipo tesiricerca

Riassunto

Gli studi epidemiologici sulle emergenze e urgenze psichiatriche di pazienti adolescenti rilevano che la prevalenza della malattia mentale in adolescenza è in deciso aumento, stimando un incremento esponenziale nei prossimi decenni. Questo studio retrospettivo ha analizzato tutti i ricoveri, dal 2-2-2010 al 31-1-2015, presso il reparto Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), e il successivo trasferimento presso la residenza per adolescenti, “Il Nespolo”, della casa di cura Villa Igea. Dei 101 pazienti da noi rilevati, 56 maschi e 45 femmine, abbiamo analizzato le caratteristiche demografiche e anamnestiche e, dei 140 ricoveri da questi effettuati, abbiamo estrapolato le variabili correlate all’ospedalizzazione. Per le più frequenti motivazioni di ricovero abbiamo formulato i rispettivi piani di assistenza infermieristica. Il contesto familiare del nostro campione era costituito solo nel 39% dei casi da entrambi i genitori naturali italiani; il 21% dei casi presentava una familiarità positiva per patologia psichiatrica; circa la metà dei nostri pazienti riferiva nella propria storia eventi di vita stressanti. La familiarità positiva per patologia psichiatrica era correlata con un coefficiente negativo, in modo statisticamente significativo (p<0,001), all’età di esordio del disturbo psichiatrico dei nostri pazienti, evidenziando come questa variabile potesse condizionarne una precoce insorgenza. La principale causa di ricovero in SPDC era rappresentata dai comportamenti aggressivi, prevalente nei maschi, seguita dal rischio di suicidio, più frequente nelle femmine. Analogamente, il disturbo della condotta era la diagnosi di dimissione prevalente dei maschi, mentre per le femmine era prevalente quella di reazione di adattamento. In entrambe le strutture, l’infermiere è stata la figura sanitaria che ha svolto un contenimento emotivo, relazionale ed educativo, con maggiore continuità assistenziale, costituendo parte integrante del percorso terapeutico.