Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | La libera professione infermieristica oggi, analisi osservazionale |
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Cognome e Nome | Bergonzini Francesca |
Relatore(i) | Lami Nadia, Bove Laura |
Anno Accademico | 2013/14 |
Tipo tesi | ricerca |
Riassunto
OBIETTIVO: la tesi intende creare uno specchio della situazione dei liberi professionisti infermieri in tutta lItalia e in generale i modelli assistenziali utilizzati.
METODO: lanalisi è stata fatta, da giugno a luglio 2014, attraverso un questionario anonimo inviato per posta elettronica. Il campione a cui è stato sottoposto il questionario è formato da liberi professionisti. Lindagine rilevava vari aspetti: età degli intervistati, inizio della loro carriera, dove svolgono e da quanti anni la loro attività, quali tipi di studi hanno conseguito di recente e infine quale metodologia assistenziale applicano.
RISULTATI: 142 persone che hanno risposto su 300: il 41,50% ha più di 41 anni, il 31,70% rientra nella fascia di età tra 25 e 30 anni, il 15,50% rientra nella fascia di età tra 31 e 35 anni, l11,30% rientra nella fascia di età tra 36 e 40 anni. Il 34,50% prima era lavoratore dipendete, il 30,28% ha scelto di fare il libero professionista fin dallinizio, il 22, 54% non ha trovato lavoro come dipendente quindi ha scelto come ripiego la libera professione, il 4,93% dopo essere andato in pensione ha intrapreso questa carriera. Il 55,63% lavora individualmente, il 26,06% lavora in strutture private, il 9,86% lavora in strutture pubbliche, il 2,82% per multinazionali. Il 50,70% lavora da 1 a 4 anni, il 21,13% da 5 a 9 anni, l11,27% da oltre 15 anni, l8,45% da 10 a 15 anni. Il 32,40% ha conseguito un master, il 14,78% ha svolto altri tipi di aggiornamento, l8,45% ha conseguito una laurea magistrale. Il 43,67% applica il tipo di assistenza per obiettivi, il 24,65% quello presente nelle strutture, il 19,72% non ne applica alcuna in particolare, il 5,63% applica quello per modelli specifici.
CONCLUSIONI: sulla base dei dati emersi si potrebbe pensare che la libera professione sia una scelta dettata anche dalle attuali condizioni economiche italiane.