Ti trovi qui: Home » Laurea

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

Stampa la pagina
Titolo Tesi L'esperienza del paziente colpito da aneurisma aortico: studio qualitativo nell'unità operativa di Chirurgia Vascolare del NOCSAE di Baggiovara.
Cognome e NomeManfredini Giulia
Relatore(i)Scacchetti Daniela
Anno Accademico2013/14
Tipo tesiricerca

Riassunto

La patologia aorto-aneurismatica ha una mortalità molto elevata, tuttavia è sconosciuta alla maggior parte delle persone o, quando conosciuta, non è considerata rischiosa per la vita. È, perciò, importante che un infermiere sappia come agire di fronte ad un paziente con aneurisma, sia dal punto di vista pratico che relazionale. 
Partendo da tali presupposti si è pensato a come una persona reagisce alla diagnosi di aneurisma ed è nata l'idea per questa tesi, che va ad analizzare come l'essere portatore di aneurisma dell'aorta addominale influisca sulla vita del paziente.
Creare una relazione empatica con la persona è fondamentale, dato che questa patologia può generare ansia e paura: il paziente che riceve la diagnosi, infatti, viene improvvisamente a conoscenza di essere portatore di una patologia potenzialmente letale, inoltre, la diagnosi di aneurisma spesso viene fatta casualmente, perciò, il paziente riceve la notizia in modo inaspettato, senza alcun tipo di segno premonitore. 
Lo studio è stato realizzato presso l'UO di Chirurgia Vascolare del NOCSAE di Baggiovara, dove sono stati intervistati alcuni pazienti sottoposti ad intervento di esclusione di aneurisma dell'aorta addominale, con tecnica EVAR. Dai risultati si evince che il paziente è preoccupato per la sua condizione, ma l'apprensione che prova non è tale da interferire con la sua vita. Egli, quindi, riesce a continuare a svolgere le sue normali attività. Il paziente, poi, non trova difficoltà a comprendere ciò che gli sta accadendo. I dati raccolti, inoltre, evidenziano una minima preoccupazione nei confronti della patologia aorto-aneurismatica: ciò può essere imputato ad un fattore culturale, ma anche ad una scarsa conoscenza della patologia stessa e dei suoi potenziali pericoli. L'infermiere si rivela una figura importante perché può lavorare su due fronti: quello dell'informazione e quello dell'educazione terapeutica, sia al paziente che alla sua famiglia.