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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Stress e burnout degli infermieri in oncologia.
Cognome e NomeLuca Valentina
Relatore(i)Minozzi Cinzia
Anno Accademico2013/14
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Questa tesi affronta lo stress e gli eventi stressanti a cui gli operatori e, in particolare, gli infermieri vanno incontro nel corso della loro vita professionale, ma si sofferma, soprattutto, sugli infermieri che svolgono il loro servizio in ambito oncologico. Il paziente oncologico è molto complesso, e proprio per questo prevede e necessità di un’assistenza completa e che vada a soddisfare tutte le sfere della persona, quello biologica, quella psicologica, quella sociale e quella spirituale; è fondamentale quindi che l’infermiere abbia delle competenze, oltre che tecniche, anche comunicative ed emotive. Il rapporto prolungato e costante con questa tipologica di utente, però, può determinare negli infermieri dei disagi emotivi e a lungo andare può comportare lo svuotamento della persona e la demotivazione sul lavoro. La continua esposizione a eventi stressanti, se non gestiti bene dal soggetto e se vissuti male, sono fattori di rischio per il burnout. La sindrome del burnout, che si sta diffondendo sempre di più in ambito sanitario,  infatti, è determinata dall’esposizione cronica ad eventi stressanti, che portano la persona a esaurimento emotivo, depersonalizzazione e riduzione dell’autostima professionale, e che si sviluppa in varie fasi. Altri fattori di rischio per lo sviluppo del burnout oltre al rapporto con il paziente, sono la vulnerabilità dell’ operatore alle situazioni di stress e i fattori organizzativi dell’unità operativa. Inoltre,  a incidere sullo sviluppo o meno dello stress lavorativo e del burnout sono  le strategie di coping messe in atto dagli infermieri. Per garantire un’assistenza ottimale all’utente è fondamentale prevenire e limitare il burnout negli operatori.  Bisogna sottolineare, inoltre, che il burnout non riguarda solo in singolo infermiere, ma può coinvolgere anche l’intera equipe.