Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
| Titolo Tesi | Il trattamento del paziente ustionato - la gestione delle vie aeree. Revisione della letteratura. |
|---|---|
| Cognome e Nome | Gherardini Giulia |
| Relatore(i) | Pantaleo Orlando |
| Anno Accademico | 2013/14 |
| Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
L’obbiettivo della mia ricerca è stato quello di reperire più informazioni possibili sulla gestione e il trattamento del paziente ustionato, focalizzandomi sulla corretta gestione e stabilizzazione delle vie aeree cercando di valutare i pro e i contro di un eventuale intubazione, di una tracheotomia, di una broncoscopia o di una ventilazione non invasiva al fine di capire quale metodologia possa garantire il miglior benessere del paziente e il mantenimento di buoni parametri vitali, concentrandomi sulla saturazione di Ossigeno, fino all’arrivo in ospedale e nelle prime ore di degenza ospedaliera. Meteriali e metodi: per eseguire la revisione sistematica della letteratura, in un primo momento mi sono avvalsa della letteratura grigia consultando i principali motori di ricerca quali Google scholar, Google Books ed internet in generale, successivamente la consultazione di banche dati primarie come PubMed, Chinal e UptoDATE. I termini MeSH e le parole chiave utilizzate sono le seguenti : Airway, Management, Burn, Injury, Inhalation. Risultati: Da una prima ricerca ho trovato 16 articoli inerenti l’argomento da me scelto. Tali articoli sono stati poi analizzati e rielaborati al fine di cercare di rendere più chiaro un argomento così controverso.
Di questi, ad una successiva selezione, ne sono stati scartati 6 in quanto 3 si concentravano sul trattamento del paziente pediatrico, uno sul mantenimento di una saturazione adeguata fino all’arrivo in ospedale ma non specificatamente nel paziente ustionato, un altro sulle ustioni facciali ma non sulla gestione delle vie aeree e l’ultimo si concentrava sull’aumentato rischio d’insorgenza delle VAP nel paziente ustionato dato l’elevato rischio di infezione.
Durante la ricerca sono stati presi in considerazione solo articoli riguardanti il trattamento del paziente adulto, in lingua italiana o inglese e pubblicati dal 2007 ad oggi.