Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | La prevenzione della sepsi nel neonato prematuro. |
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Cognome e Nome | Daviddi Valentina |
Relatore(i) | Volpi Paola, Cavaleri Rosalba |
Anno Accademico | 2013/14 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
La sepsi è ancora una delle maggiori cause di morbilità e mortalità tra i neonati, soprattutto quelli prematuri. Questa tesi si concentra dapprima su questa particolare popolazione di pazienti, da un punto di vista fisiologico e delle problematiche che presenta, in seguito sulla sepsi, come patologia che si distingue in varie forme causate da diversi microrganismi. Lobiettivo è però quello di analizzare i principali metodi di prevenzione della sepsi passando attraverso il lavaggio delle mani, lo skin care, il corretto utilizzo e la manutenzione dei dispositivi intravascolari, lallattamento, la somministrazione di fluconazolo, probiotici, lattoferrina, e la corretta gestione del reparto. Il lavaggio delle mani risulta essere il metodo più efficace per la neutralizzazione dei microrganismi, soprattutto se eseguito con soluzioni a base alcolica; ma per rendere efficace la prevenzione è necessario anche mantenere la sterilità delle linee infusive, nonché del sito di inserzione dei cateteri venosi centrali e periferici, abbassare la carica microbica a livello della cute praticando il bagnetto e medicando il cordone ombelicale utilizzando alcol. Lallattamento è parte integrante della prevenzione per la presenza in esso di sostanze con azione antinfettiva, come la lattoferrina. Tra i farmaci assumono un ruolo importante i probiotici e il fluconazolo: i primi aumentano la tolleranza allalimentazione per os, riducendo il rischio di patologie intestinali e il secondo riduce lincidenza dei vari tipi di candida; mentre lutilizzo degli antibiotici deve essere il più possibile limitato e mirato per ridurre le resistenze. In ultimo, ma comunque fondamentale, vi è la corretta gestione di reparto in termini di pulizia dellambiente, giusto rapporto numerico infermiere-pazienti e coinvolgimento dei genitori nelle pratiche quotidiane.