Ti trovi qui: Home » Laurea

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

Stampa la pagina
Titolo Tesi Infermiere- Educazione terapeutica- Paziente diabetico:un tris vincente
Cognome e NomeTagliazucchi Nicole
Relatore(i)Bigliardi Maria Cristina
Anno Accademico2012/13
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Scopo:questa tesi vuole dimostrare come l'educazione terapeutica rappresenti una stretegia vincente per responsabilizzare la persona che convive col diabete,diventando così consapevole e autonoma nella gestione.
Metodo:attraverso l'analisi bibliografica di testi ed articoli vengono affrontati il concetto di cronicità e il suo modello di gestione,la funzione educativa dell'infermiere come identificata dal Profilo Professionale(D.M.739/94),dal Codice Deontologico e dall'OMS col documento "Therapeutic Patient Education" del 1998.Vengono esaminate le fasi del processo educativo e infine viene descritto un progetto educativo relativo a una paziente diabetica seguita dal Centro Antidiabetico di Modena.
Risultati:dalla revisione della letteratura emerge che l'educazione all'autogestione del diabete determina un miglioramento della conoscenza della malattia,una riduzione dei valori di emoglobina glicata,un calo ponderale,un milglioramento della qualità di vita e della capacità di autocura.Inoltre risulta più efficace se praticata in modo strutturato all'interno di un team dove l'infermiere svolge la funzione di regista.
Conclusioni:a seguito della revisione della letteratura e dell'esperienza diretta con pazienti diabetici si dimostra che l'educazione ha un valore terapeutico per i pazienti e altamente professionalizzante per l'infermiere,non solo per le evidenze scientifiche dimostrate,ma sopprattutto perchè consente all'infermiere di occuparsi finalmente della persona nella sua globalità.Purtroppo nella nostra realtà emerge una difficoltà ad attuarla in modo strutturato:esiste infatti un gap tra la figura dell'infermiere identificata dal Profilo Professionale e la realtà lavorativa quotidiana.Il problema è certamente culturale,e per affrontarlo occorre coinvolgere le future professioni sanitarie."Ciò a cui opponi resistenza persiste-Ciò che accetti può essere cambiato"C.G.Jung.