Questa tesi intende esplorare la complessità della patologia endometriosica, sia da un punto di vista clinico che in un ottica assistenziale, con particolare attenzione al ruolo dell'infermiere. L'endometriosi è un male molto diffuso ma poco conosciuto, provocato dalla disseminazione e dalla
crescita di tessuto endometriale, ghiandole e stroma, in sedi anomale come ovaie, tube, vescica, intestino, legamenti uterini, setto retto-vaginale . In Italia ne sono affette circa 3 milioni di donne.
La malattia e la sintomatologia dolorosa che ne consegue, hanno caratteristiche invalidanti e condizionano pesantemente la vita delle donne affette nella sfera sessuale, nello studio, nel lavoro e nelle relazioni di coppia, compromettendo la possibilità di una futura gravidanza e limitando la normale partecipazione alle attività sociali.
Nello specifico viene analizzata la figura del professionista infermiere all'interno del Centro per l'endometriosi e il dolore pelvico del Policlinico di Modena, dunque in un contesto ambulatoriale. L'approccio infermieristico pone al centro del percorso assistenziale la persona con i suoi bisogni bio-psico-sociali e mediante l'educazione, l'ascolto attivo e il sostegno contribuisce a individuare i punti di forza delle donne e ad aiutarle a sviluppare strategie che consentono di convivere con una patologia cronica come l’endometriosi nella maniera più accettabile possibile.
In definitiva viene proposto un piano per trattare i bisogni di assistenza infermieristica, utilizzando la tassonomia NANDA, NIC e NOC, con cui l’infermiere può, attraverso un linguaggio standardizzato, documentare e valutare l’efficacia degli interventi infermieristici sul miglioramento delle donne assistite.