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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Prevenzione e gestione del Delirio post-operatorio nelle Terapie Intensive: il ruolo dell'infermiere
Cognome e NomePrusciano Giorgia
Relatore(i)Ferri Paola
Anno Accademico2012/13
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Il ricovero in un’unità di terapia intensiva è un evento critico e traumatico nella vita della persona e dei suoi congiunti,che richiede l’adattamento dell’intero nucleo familiare. L’ambiente della terapia intensiva è caratterizzato dalla presenza di luci e macchinari vari,dotati di sistemi di allarme,che entrano in funzione continuamente e possono disorientare e confondere  il malato, soprattutto nelle ore notturne. Il delirio  postoperatorio, infatti, rappresenta una complicanza frequente nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico e ad anestesia.Il ruolo dell’infermiere è assolutamente fondamentale nella prevenzione, nella valutazione e nella gestione del fenomeno. La letteratura fornisce delle indicazioni sia per l’individuazione dei possibili pazienti a rischio,sia sugli strumenti di monitoraggio del delirio. Allo stesso tempo, la problematica risulta misconosciuta e quasi del tutto sotto-diagnosticata. L’intento del mio lavoro è stato quello di tentare di far emergere l’importanza del problema,attraverso una revisione dei dati, rilevati dalla letteratura. In questo modo si potrebbe fornire delle indicazioni mirate al fine di incentivare gli infermieri e il personale sanitario a lavorare in equipe, prestando maggiore attenzione all’identificazione dei fattori di rischio, alla prevenzione e alla valutazione del delirio postoperatorio. Infine ho provato a creare,riassumendo le nozioni dalla letteratura, uno strumento di facile comprensione ed applicazione in modo da garantire un approccio sistematico al disturbo. Il fine primario rimane sempre quello di garantire una qualità di assistenza elevata e completa, che non sia incentrata esclusivamente sull’imprescindibile stabilizzazione della funzionalità d’organo,ma che abbracci anche le sfere psicologiche e relazionali. Il delirio deve essere considerato come una priorità clinica e può rappresentare un possibile outcome di efficacia o inefficacia, efficienza o inefficienza del livello assistenziale prestato.