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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Valutazione dell'igiene del cavo orale nel paziente ospedalizzato.
Cognome e NomePiani Cinzia
Relatore(i)Lami Nadia
Anno Accademico2012/13
Tipo tesiricerca

Riassunto

Obiettivo: valutazione dell'igiene del cavo orale dei pazienti che vengono presi in carico in diverse Unità Operative.
Metodo:
- Campione: pazienti delle Unità Operative di Terapia Intensiva Post Operatoria, Pronto Soccorso e Assistenza Domiciliare Integrata.
- Scheda di valutazione: Holistic and Reliable Oral Assessment Tool – THROAT” tratto dalla linea guida “Igiene del cavo orale: valutazione e interventi infermieristici” dell’RNAO di dicembre 2008.La scheda di valutazione è strutturata in modo da garantire l’anonimato, l’individualità e la riservatezza della compilazione. È costituito da 9 items a risposta chiusa ed è suddiviso in 2 sezioni: una sezione generale nella quale si indagano i dati anagrafici del soggetto; in un secondo punto sono richieste informazioni sullo stato delle labbra, sulla tipologia di dentatura del soggetto (denti propri, protesi dentaria fissa o mobile, entrambi) e sul loro stato, sullo stato delle gengive, delle membrane mucose, del palato, della lingua, del pavimento della bocca, dell’odore e la consistenza della saliva.
- Risultati: mettendo a confronto le 3 U.O. si è visto che in generale la maggior parte dei pazienti hanno ottenuto come valutazione del cavo orale il valore 1, corrispondente ad una media qualità dell'igiene orale
- Conclusioni: presa coscienza del fatto che in Pronto Soccorso la pratica dell’igiene orale può essere considerata secondaria rispetto a procedure salvavita, in base a quanto osservato nelle altre Unità Operative, è consigliabile che, da un lato, i familiari dei pazienti assistiti in A.D.I. siano coinvolti in prima persona nel migliorare le condizioni del cavo orale attraverso un’adeguata educazione sanitaria; dall’altro, che agli utenti ricoverati in Terapia Intensiva Post Operatoria, non essendo autosufficienti e non potendo altresì fare affidamento sui propri parenti date le particolari caratteristiche di questa Unità Operativa, venga erogato con maggior assiduità tale servizio da parte degli infermieri.