La legge 38 del 15 marzo 2010 definisce il dolore come il V parametro vitale da valutare, trattare e monitorare giornalmente. Attraverso una ricerca condotta al N.O.C.S.A.E. a Modena, ci siamo chiesti se gli infermieri conoscono e applicano questa legge, quindi come viene gestito il dolore. Inoltre, se gli infermieri in possesso del diploma di laurea hanno maggiori conoscenze rispetto a chi ha il diploma professionale.
È stato utilizzato un questionario validato e modificato, che è stato somministrato a 125 infermieri, dell'area medica e chirurgica, tra fine maggio e inizio giugno 2013. Al ritiro sono pervenuti 88 questionari, con il 70% di adesione al progetto.
I dati ottenuti sono stati elaborati con STATA 12: è stata effettuata un'analisi statistica descrittiva in cui i dati sono stati misurati e riassunti; quindi una serie di test statistici (Chi quadro e test esatto di Fisher) per osservare differenze tra i due gruppi identificati: gli infermieri con il diploma di laurea e quelli con il diploma professionale.
Abbiamo constatato che il 66% degli infermieri intervistati è a conoscenza della legge, tuttavia soltanto il 46,6% afferma di rilevare il dolore giornalmente. Le scale di valutazione guidano la successiva pianificazione assistenziale nell’80% dei casi, ma soltanto il 58% ne usufruisce abitualmente. È stata rilevata confusione tra le principali scale in uso: VAS-NRS, mentre la BPI è ignorata da tutti i partecipanti. Il 72% degli infermieri afferma che non esistono referenti del dolore nei reparti. Infine, non sono state evidenziate particolari differenze tra i due gruppi confrontati.
Occorre, dunque, continuare la formazione degli infermieri, identificare referenti e attuare protocolli. In tale modo diventerà possibile pianificare gli interventi necessari per garantire una migliore assistenza al paziente.