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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena

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Titolo Tesi Tabagismo: strategie di prevenzione delle patologie fumo-correlate
Cognome e NomeBruno Valeria
Relatore(i)Pini Luigi Alberto, Ciccarese Michela
Anno Accademico2012/13
Tipo tesicompilativa

Riassunto

Il termine "tabagismo" indica una sindrome tossica dovuta all'uso costante e prolungato di tabacco.
L’identificazione del tabagismo come tossicodipendenza si basa sulla capacità della nicotina di indurre, in seguito ad un uso cronico, uno stato di dipendenza sia fisica che psicologica. 
Attualmente i fumatori nel mondo sono circa 650 milioni, cifra che ha indotto l’Oms a definire il fumo come “la prima causa di morte facilmente evitabile” e a considerarlo come “la più grande minaccia per la salute nella Regione Europea”.
Gli organi colpiti dal fumo di tabacco sono molteplici: l'apparato broncopolmonare e quello cardiovascolare sono i più bersagliati.
Oltre agli effetti del fumo sul fumatore stesso è ormai ben documentata l'associazione tra l'esposizione al fumo passivo ed alcune condizioni morbose, soprattutto nei bambini.
Negli ultimi anni si stanno sempre più sviluppando interventi di prevenzione e di cura per affrontare questa “epidemia” in modo complessivo.
Le azioni di contrasto al tabagismo si possono suddividere in tre grandi gruppi:
• impedire o ritardare l’inizio;
• favorire la disassuefazione;
• eliminare o ridurre l’esposizione al fumo passivo.
Circa la metà dei fumatori ogni anno tenta di smettere, ma il 94% lo fa senza ricevere aiuti e la maggior parte di coloro che riescono a smettere, riprende a fumare entro un anno. 
Fornire assistenza sanitaria a chi smette di fumare ne migliora le probabilità di successo.
A tale scopo, un ruolo fondamentale è ricoperto dall’educazione sanitaria rivolta ai più giovani e dai servizi per la cessazione dell’abitudine al fumo capillarmente distribuiti sul territorio e di facile accesso, dove si impieghino tecniche e terapie basate sull’evidenza.
Il tabagismo è dunque un problema prioritario, la cui natura psico-patologica richiede un intervento multidisciplinare da parte di più servizi, un’attenzione specifica al rischio di ricaduta dell’ex-fumatore oltre al supporto di interventi di popolazione e di politiche sanitarie