Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di laurea in infermieristica - Sede di Modena
Titolo Tesi | L'educazione terapeutica al paziente con ferita chirurgica seguito dall'ambulatorio di day surgery: l'opuscolo come modello formativo e informativo |
---|---|
Cognome e Nome | Abbate Serena |
Relatore(i) | Bigliardi Maria Cristina |
Anno Accademico | 2012/13 |
Tipo tesi | compilativa |
Riassunto
Lintento di questa tesi è di sottolineare quanto sia importante leducazione terapeutica in ambito chirurgico, in particolare per la chirurgia ambulatoriale, in cui il momento più delicato per unefficace guarigione del paziente inizia nel post-operatorio. In questo genere di interventi il paziente gioca un ruolo fondamentale, in quanto deve essere in grado di autogestirsi a domicilio, seguendo precise raccomandazioni che gli vengono fornite dal personale sanitario dellambulatorio di day surgery. Quindi linfermiere deve essere come un maestro che fornisce gli strumenti giusti al proprio discente per favorire il suo benessere e il suo stato di salute generale. Si tratta ampiamente della necessità di sviluppare un piano educativo personalizzato da parte del personale che assiste il paziente in questa fase, che nasce dallesigenza di intervenire direttamente sugli esiti di salute di questultimo. Stabilire un rapporto di fiducia con lassistito è fondamentale sia per collaborare al raggiungimento dellobiettivo finale, sia per favorire le sue domande, i suoi dubbi e le sue perplessità, per un percorso condiviso che porti ad un risultato di salute consapevole e sereno. Si è tentato di creare inoltre, un opuscolo come modello educativo che fosse da supporto al personale assistenziale dellambulatorio di day surgery, ma anche un rapido e chiaro strumento formativo per il paziente a domicilio. La realizzazione di questo progetto vuole essere uno stimolo a dedicare più tempo allinformazione e alla formazione del paziente, potenziando le varie tecniche di comunicazione e rendendole accessibili a tutti, contribuendo così ad una maggior collaborazione nel processo assistenziale da parte del paziente, ad una maggior adesione alle cure, allindividuazione e al trattamento precoce delle complicanze e a più rapidi processi di guarigione, inoltre diminuirebbero le riospedalizzazioni, i carichi di lavoro per gli infermieri e i potenziali pazienti del futuro.